C’è chi, erroneamente, utilizza la parola “latte” anche per le bevande di soia che invece, per legge, non possono essere definite con questo termine, riservato solo al “vero” latte come quello di mucca o di capra.

Del resto, si tratta di prodotti completamente diversi fra loro.

Mentre il “latte” è il prodotto della mungitura di una o più vacche (se la provenienza è diversa, come nel caso del latte di capra, viene specificato), le bevande di soia si ottengono dai semi di soia che vengono lavati, macinati, centrifugati, omogeneizzati, e quindi sottoposti a un trattamento termico, come la pastorizzazione o il trattamento UHT.

Mentre il latte è costituito solo da latte e non contiene additivi, la bevanda di soia, oltre alla soia, presente in misura variabile dal 7 all’11%, può contenere emulsionanti, stabilizzanti, gelificanti e correttori di acidità. Inoltre, per migliorarne il sapore, vengono spesso utilizzati aromi, sale o zucchero.

Naturalmente, anche dal punto di vista nutrizionale latte e bevande di soia sono prodotti diversi fra loro.

Una diversità che del resto trova riscontro anche nel maggior aumento di massa magra osservato in alcuni studi, in seguito a consumo di latte magro – anziché bevande di soia – nella fase di recupero dopo allenamento di forza.

Bibliografia

a)Wilkinson SB et al. Consumption of fluid skim milk promotes greater muscle protein accretion after resistance exercise than does consumption of an isonitrogenous and isoenergetic soy-protein beverage. Am J Clin Nutr. 2007 Apr;85(4):1031-40.

b)Hartman JW et. al. Consumption of fat-free fluid milk after resistance exercise promotes greater lean mass accretion than does consumption of soy or carbohydrate in young, novice, male weightlifters. Am J Clin Nutr. 2007 Aug;86(2):373-81.

Autore: Carla Favaro

Comitato scientifico