Mangiare meglio e ad orari regolari, fare un’oretta di movimento al giorno, andare a letto presto e ritagliarsi piccoli spazi di svago sono i consigli basilari per uscire prima dall’impasse, ma è importantissimo anche riportare la flora batterica intestinale in equilibrio.

L’intestino è un organo delicato che, in estate, può subire un contraccolpo a causa di caldo intenso, sbalzi di temperatura da aria condizionata, alimentazione disordinata (anche in termini di orari) e diverse abitudini alimentari incontrate nei viaggi all’estero. Una flora batterica intestinale sana ed efficiente non è solo essenziale per la salute, ma anche per la mente! Negli ultimi anni, infatti, si è scoperto che l’intestino può condizionare lo stato psichico e avere persino un ruolo sui nostri comportamenti. Il microbioma, con i suoi due chili di batteri, può essere considerato, di fatto, un organo endocrino, in grado di influenzare la produzione di neurotrasmettitori, regolare la comunicazione tra i neuroni e attivare circuiti neurali tra intestino e cervello. Gli studi scientifici a questo proposito sono sempre più numerosi. La rivista Molecular Psychiatry ha pubblicato di recente una revisione (1) che indica come le sostanze attive messe in circolo dal microbioma intestinale siano centinaia e addirittura più eterogenee di quelle prodotte dagli altri organi endocrini.

Tra questi c’è il GABA, un neurotrasmettitore importante nei fenomeni ansiosi che viene sintetizzato anche da diversi ceppi di lattobacilli. Si tratta di uno scenario innovativo che potrebbe aprire, in futuro, la strada nell’uso dei lattobacilli come potenziali produttori di “farmaci autoctoni”!

Alla relazione tra microbioma e ansia, ha dedicato anche un editoriale il Journal of American Medical Association perché la notizia non era tale da poter passare inosservata: un team di ricercatori dell’University of California di Los Angeles, ha dimostrato che è possibile ridurre la risposta ansiosa a un compito “difficile”, modificando la composizione dei batteri intestinali, attraverso l’assunzione due volte al giorno di una bevanda di latte fermentato (2). La bevanda in questione conteneva Bifidobacterium animalis e Lactococcus lactis, più i due ceppi di batteri tipici dello yogurt ovvero lo Streptococcus thermophilus e il Lactobacillus bulgaricus. A conferma delle modificazioni notate a livello comportamentale c’è stato il riscontro della Risonanza magnetica funzionale cerebrale che ha mostrato una ridotta attività di una rete di neuroni responsabili della risposta ansiosa. Nel gruppo di donne che ha fatto da controllo nello studio (assumendo una bevanda simile, ma non fermentata) non si è registrata né la riduzione della risposta ansiosa, né la modifica alla Risonanza. Questo prova che, in linea di principio, la modifica del microbioma intestinale produce una risposta significativa a livello cerebrale. Ma c’è di più.

A seconda dei ceppi batterici usati, la risposta cambia: ad esempio, il Campylobacter jejuni incrementerebbe l’ansia, mentre il Lactobacillus e il Bifidobacterium la ridurrebbero.
 

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Autore:

SAMANTHA BIALE, nutrizionista-diet coach e giornalista

 

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Latticini e benessere
Dopo l’estate, ricominciamo… ragionando di “pancia”!

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