Basta dare una occhiata ai risultati dell’indagine OKkio alla salute*, per capire quanto anche i bambini italiani necessitino di interventi volti a migliorare le abitudini alimentari e a combatterne la diffusa sedentarietà. Su quali siano, però, le strategie più efficaci per raggiungere questi obiettivi restano ancora molti punti interrogativi.

Una cosa comunque è certa: quando si parla di stili di vita e in particolare di prevenzione del sovrappeso, il coinvolgimento dei genitori è un fattore cruciale per il successo; costoro, infatti, insieme ai figli dovrebbero rappresentare il primo target degli interventi (1). Del resto i genitori hanno un ruolo fondamentale nel determinare il tipo di alimenti disponibili fra le mura domestiche, nell’incoraggiare pratiche alimentari salutari e nel fungere da modello per i comportamenti alimentari di bambini e adolescenti.

Molti aspetti dello stile di vita dei genitori (madri in particolare) risultano spesso associati con quelli dei figli (2).

Lo si è visto per esempio in relazione al consumo di frutta e verdura (3) o all’abitudine di guardare la televisione (4).

Ecco perché, come suggerisce anche un recente studio pilota condotto nel Regno Unito il cui scopo era quello di incrementare il consumo di frutta e verdura negli adolescenti, rivolgersi all’intero nucleo famigliare potrebbe rappresentare una strategia attuabile ed efficace (5).

Ma è anche importante intervenire il più precocemente possibile, tanto più quando si tratta di prevenzione del sovrappeso, una situazione che spesso insorge prima ancora dell’età scolare nella quale, invece, si concen-trano la maggior parte degli interventi preventivi (6). Giungere “tardi” potrebbe costituire uno dei motivi dei frequenti insuccessi di questo tipo di interventi (6).

A tale riguardo, sono state suggerite possibili strategie che si focalizzano sui genitori e sull’ambiente che circonda il bambino fin dalla prima infanzia e che pongono l’accento in particolare sulla importanza che i bambini abbiano l’opportunità di provare cibi nuovi, in un contesto positivo, che li abitui a scegliere fra varie alternative “sane”, senza coercizioni: in questo modo essi possono imparare ad amare e a mangiare cibi salutari (6). Quando, invece, l’ambiente intorno al bambino è restrittivo o coercitivo, o quando ai bambini vengono offerti cibi “sbagliati” o porzioni non corrette, essi sviluppano preferenze e stili alimentari che possono aumentare il rischio di obesità (6).

In sintesi, per favorire sane abitudini alimentari e per prevenire il sovrappeso in bambini e adolescenti, è importante che i loro genitori vengano coinvolti il più precocemente possibile, forse addirittura prima della loro nascita, dal momento che alcune evidenze epidemiologiche suggeriscono che possano avere un ruolo anche fattori quali il peso materno pregravidico e l’aumento di peso in gravidanza.

Bibliografia

1. Reinehr T. Effectiveness of lifestyle intervention in overweight children. Proc Nutr Soc. 2011 Aug 1:1-12. [Epub ahead of print]).

2. Greenberg RS, Ariza AJ, Binns HJ Activity and dietary habits of mothers and children: close ties.Clin Pediatr (Phila). 2010 Nov;49(11):1026-32. Epub 2010 Aug 19.

3. Pearson N, Biddle SJ, Gorely T. Family correlates of fruit and vegetable consumption in children and adolescents: a systematic review. Public Health Nutr. 2009 Feb;12(2):267-83. Epub 2008 Jun 18.

4. Gorely T, Marshall SJ, Biddle SJ. Couch kids: correlates of television viewing among youth. Int J Behav Med. 2004;11(3):152-63.

5. Pearson N, Atkin AJ, Biddle SJ, Gorely T.A family-based intervention to increase fruit and vegetable consumption in adolescents: a pilot study. Public Health Nutr. 2010 Jun;13(6):876-85. Epub 2010 Mar 3.

6. LL. Birch, AK Ventura Preventing childhood obesity:what works? Review. International Journal of Obesity (2009) 33, S74-S81

Autore: Carla Favaro

Comitato scientifico