L’osteoporosi maschile è sempre più diffusa: latte e derivati sono importanti per prevenire la perdita di massa ossea e l’osteopenia. Ecco i motivi.

E’ un’epidemia preoccupante e silenziosa quella dell’osteoporosi: una patologia in costante e vertiginoso aumento, tanto che gli esperti prevedono un aumento delle fratture da fragilità ossea del 22,4% entro il 2030. Sono i dati del rapporto EU6, presentato a Roma lo scorso 20 ottobre.

E se tradizionalmente l’osteoporosi è una patologia che interessa in prevalenza le donne, sta salendo in maniera preoccupante anche la quota di uomini affetti da osteoporosi maschiea: dopo i cinquant’anni, un uomo su cinque ne è affetto. Le donne mantengono comunque il comando di questa poco desiderabile classifica (una donna su tre è affetta da fragilità ossea). In totale, sono 5 milioni gli italiani alle prese con l’osteoporosi, che ad oggi è la quarta malattia cronica più diffusa nel nostro Paese, con numeri che non accennano a diminuire.

Una situazione che in una società come la nostra, in cui l’aspettativa di vita cresce costantemente, rappresenta una sfida importante per il sistema sanitario, che deve sostenerne i costi sociali ed economici. La prevenzione, quindi, è la chiave per alleviare il peso che grava sul sistema sanitario, ma soprattutto per garantirsi una vita in salute: alimentazione corretta e attività fisica regolare sono i semplici strumenti a disposizione di tutti per contrastare e prevenire la perdita di massa ossea, la carenza ossea od osteopenia e l’insorgenza dell’osteoporosi.

Da questo punto di vista, però, il nostro Paese mostra una situazione tutt’altro che esemplare: gli italiani conducono una vita sedentaria e la loro dieta è troppo spesso povera di calcio, il minerale anti-osteoporosi per eccellenza. A questo si aggiungono mode e fake news che suggeriscono diete sbilanciate, abolizione di alimenti di origine animale e bassi consumi di prodotti lattiero-caseari, peggiorando la situazione.

Osteoporosi maschile: perchè latte e derivati sono utili nella prevenzione

I prodotti lattiero-caseari sono fondamentali nella prevenzione dell’osteoporosi, dell’osteopenia e, ancor prima, per contenere la perdita di massa ossea dovuta al fisiologico processo d’invecchiamento dell’organismo, per molti motivi. Primo fra tutti, perché rappresentano la più importante fonte alimentare di calcio dall’elevata biodisponibilità, e quindi più facilmente assimilabile rispetto al calcio presente nei vegetali.

Oltre che per l’apporto di calcio, latte e derivati sono importanti anche perché forniscono proteine di alta qualità, anch’esse indispensabili per la salute delle ossa e senza alcun effetto collaterale (come alcune bufale circolanti in rete hanno provato a suggerire, ma sono state di recente smontate da una revisione sistematica della letteratura).

Lo yogurt, infine, è utile anche per prevenire i disturbi gastrointestinali, che possono aumentare il rischio di carenze di calcio e, quindi, di osteoporosi e fratture, soprattutto in chi soffre di celiachia e di intolleranze alimentari che creano disturbi a carico di questo apparato, che svolge un ruolo importante nell’assorbimento dei nutrienti.