Indipendentemente dalla regione e dalle tradizioni, i prodotti lattiero caseari sono interpreti anche dei menu delle feste natalizie.

A titolo di esempio basti ricordare i passatelli in brodo (preparati con un impasto di pangrattato, uova e formaggio grattugiato) tipici dell’Emilia Romagna o i cappelletti, tortellini e ravioli presenti nei menu di Natale di diverse regioni italiane e che, seppure con una ampia varietà di ripieni, vedono praticamente costante la presenza di formaggio, incluso quello servito a parte per insaporire il brodo o i vari condimenti.

Per non parlare di cannelloni, lasagne e pasticci come quello siciliano di Noto con ricotta e formaggio grattugiato o come il napoletano timballo di maccheroni (con formaggio grattugiato e mozzarella).

I prodotti lattiero caseari possono ritornare ancora, oltre che a conclusione del pasto, anche fra gli ingrediente di molti ripieni di cappone, faraone e tacchini.

E poi naturalmente nei dolci: come nella siciliana cassata (con ricotta di pecora) che, seppure considerata il dolce pasquale per eccellenza, non può mancare sulla tavola anche in questa occasione, o come nel tronchetto di Natale (con panna e/o burro a seconda della ricetta) o, ancora, come nel milanese panettone e nel veronese pandoro (vedi box) fino alle varie creme (con panna o mascarpone) con cui vengono serviti.

Autore: Carla Favaro