Perché, allora, non andar controcorrente e pensare ai prossimi giorni di vacanza non come ad un punto d’arrivo ma piuttosto di partenza: più tempo per pensare al proprio stile di vita e per cercare di migliorarlo. In pratica, anziché stressarsi per essere “pronti”, converrebbe considerare le vacanze come una occasione di benessere, in cui prendersi cura di sé, sfruttare il maggior tempo a disposizione per essere meno sedentari (approfittando delle ore meno calde e idratandosi sempre adeguatamente) e per mangiare meglio. Così facendo, la vacanza può diventare un’ottima occasione per sperimentare sane abitudini da mantenere anche al ritorno. E questo è importante sia per gli adulti sia, e forse più ancora, per i più giovani.

Lo suggeriscono alcuni recenti studi che, seppure condotti negli USA, riflettono con ogni probabilità anche la nostra realtà. In particolare, secondo recenti ricerche, quando si tratta di aumento dell’Indice di Massa Corporea, l’estate rappresenta per i bambini un momento particolarmente critico (1).

A titolo d’esempio possiamo citare due studi. In uno, pubblicato da Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine, 53 ragazzi sovrap-peso (età media 12 anni) sono stati divisi, durante l’anno scolasti-co, in due gruppi: uno (di intervento) ha seguito un programma sullo stile di vita, centrato sull’attività fisica; l’altro, invece, solo le abituali lezioni di attività motoria (gruppo di controllo). Ebbene, i miglioramenti osservati nel gruppo di intervento in termini di fitness cardiovascolare, livelli di insulina, riduzione della per-centuale di massa grassa, si sono persi durante i tre mesi di vacanze estive (2).

I frullati, soprattutto d'estate, sono una variante sana e gustosa nella dieta

E in un altro studio condotto su più di 1700 adolescenti (10-18 anni), nel quale si è voluto verificare se il tipo di “organizzazione” delle vacanze estive dei ragazzi potesse predire il rischio di obesità nell’anno scolastico successivo, i ricercatori hanno osservato che coloro le cui vacanze prevedevano la regolare partecipazione dalle linee guida per una sana alimentazione italiana (INRAN rev. 2003), latte e yogurt possono essere utilizzati in una infinità di modi: dal tradizionale abbinamento con i biscotti, le fette biscottate, i cereali o il pane, come nella classica colazione, ad una varietà di frullati, frappè o smoothies da preparare, preferibilmente insieme alla frutta fresca di stagione, lasciandosi guidare dalla fantasia. E per un’idea rapida, golosa e nutriente? Non ci vogliono più di due minuti: basta prendere una coppa, versarvi dello yogurt al naturale, qualche noce o nocciola e un pochino di miele.

Provare per credere!

Sull’importanza della prima colazione che deve essere privilegiata rispetto agli altri pasti, si sofferma anche il recente decalogo del Ministero della Salute, nel primo di dieci utili consigli per una alimentazione corretta e sicu-ra in estate.

(http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_147_allegato.pdf).

Chi ben comincia…

Durante le vacanze, quando i ritmi sono più rilassati, dedicare alla prima colazione tutto il tempo e l’attenzione che merita, e scegliere bene gli spuntini, può già essere un buon inizio. Frazionare opportunamente le calorie, prevedendo pasti leggeri ma frequenti, è particolarmente importante, ancor più per chi trascorre le vacanze al mare, in montagna o spostandosi spesso in auto: questo, infatti, permette di non appesantirsi, a tutto vantaggio delle varie attività, siano esse una nuotata o una camminata o una città d’arte da visitare, e permette di avere sempre delle riserve disponibili, utili anche per l’attenzione.

Quando si parla di colazione e di spuntini, non si può non pensare al latte e allo yogurt. Prendendo come riferimento le tre porzioni giornaliere da 125 grammi l’una suggerite ad attività fisiche organizzate (in particolare sportive) mostravano un rischio di obesità si-gnificativamente più basso rispetto agli altri (3). Questo risultava più evidente nella prima adolescenza. Coloro che invece erano stati prevalentemente sotto la supervisione dei genitori, senza partecipare ad attività fisiche orga-nizzate, mostravano il più elevato rischio di obesità (3).

In pratica, il maggior tempo a disposizione può rappresentare una importante occasione, ma anche un rischio quando questo viene utilizzato per dedicare ancora più ore ad attività sedentarie, come la televisione e i videogiochi, magari mangiucchiando per vincere la noia.

Bibliografia

1. Downey DB, Boughton HR. Childhood body mass index gain during the summer versus during the school year.New Dir Youth Dev. 2007 Summer;(114):33-43.

2. Carrel AL, Clark RR, Peterson S, Eickhoff J, Allen DB. School-based fitness changes are lost during the summer vacation. Arch Pediatr Adolesc Med. 2007;161:561-564

3. Mahoney JL.J Adolescent summer care arrangements and risk for obesity the following school year.

4. Cantó C, Houtkooper RH, Pirinen E, Youn DY, Oosterveer MH, Cen Y, Fernandez-Marcos PJ, Yamamoto H, Andreux PA, Cettour-Rose P, Gademann K, Rinsch C, Schoonjans K, Sauve AA, Auwerx J. The NAD(+) Precursor Nicotinamide Riboside Enhances Oxidative Metabolism and Protects against High-Fat Diet-Induced Obesity. Cell Metab. 2012 Jun 6;15(6):838-47.

5. Mozaffarian D, Hao T, Rimm EB, Willett WC, Hu FB. Changes in diet and lifestyle and long-term weight gain in women and men N Engl J Med. 2011 Jun 23;364(25):2392-404.

Autore: Carla Favaro

Comitato scientifico