La partecipazione ad attività motorie ricreative e sportive rappresenta per i ragazzi una grande opportunità per migliorarsi. Ma occorre fare attenzione ai disturbi alimentari e alle diete sbagliate. 

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L’adolescenza è una fase del ciclo di vita estremamente delicata ed importante per psiche e soma, che inizia con la maturazione sessuale ed accompagna verso l’età adulta. Il periodo è tipicamente riferito al processo psicologico che segue le trasformazioni fisiche che hanno avuto inizio con la pubertà e che proseguono verso l’età adulta. È quindi una fase di transizione, molto delicata sia a livello psicologico che a livello nutrizionale, di durata variabile da cultura a cultura, ma anche in gruppi sociali differenti all’interno della stessa cultura.

Dal punto di vista nutrizionale l’adolescenza è un periodo nel quale sia i fabbisogni di micronutrienti che quelli energetici aumentano.

Lo scatto di crescita dell’adolescente com­porta un rapido aumento di massa e il fab­bisogno di nutrienti aumenta anch’esso. Per alcuni nutrienti (calcio e fosforo), i fab­bisogni sono i più alti poiché necessari per la formazione di nuovo osso e sono più alti anche rispetto all’adulto [1]. Il fabbisogno di calcio raggiunge un livello di PRI di 1300 mg e di fosforo di 1250, e l’adole­scenza è la fascia di popolazione che ha un fabbisogno maggiore. E anche il fabbiso­gno di ferro aumenta considerevolmente, non solo nelle donne, dovuto all’inizio del ciclo mestruale, ma anche nel maschio, che è più alto per la fascia di età che va dai 15 ai 17 anni anche rispetto all’adulto.

E poi aumentano sensibilmente anche i fabbisogni energetici, sia per il corpo che cambia, con aumento di statura e massa muscolare, sia per il ciclo mestruale, ma anche perché questa è la fase della vita nella quale si ha il maggiore livello di attivi­tà fisica, dovuto anche ma non soltanto al­la maggiore attività sportiva [2].

Il periodo è critico, come abbiamo detto sopra, poiché a questa età i modelli e i comportamenti alimentari sono influenzati da molti fattori che comprendono mode e influenze del gruppo dei pari, disponibilità e accessibilità di cibo, credenze e preferen­ze alimentari, social e mass media e, non ultimo, dalla percezione della propria im­magine corporea che può portare a mo­delli alimentari carenti [3]. Le indagini di sorveglianza nutrizionale mostrano che molti adolescenti hanno un apporto ina­deguato di vitamine e minerali, che è più pronunciato nelle femmine che nei maschi [4].

Si assiste anche in Italia (vedi Tabelle 1 e 2) ad un aumento della tendenza al consu­mo eccessivo di grassi totali, grassi saturi, dolciumi e bevande zuccherate [5] e c’è una tendenza un po’ ovunque nel mondo ad una crescente prevalenza di obesità tra gli adolescenti, probabilmente spiegata da una diffusa transizione nutrizionale verso diete ricche di lipidi e da un aumento della sedentarietà, specialmente tra gli adole­scenti che vivono nelle città [4, 6].

Inoltre, a questa età si associano frequentemente al­tri comportamenti non salutari, come il fu­mo di sigaretta, il consumo di bevande al­coliche, spesso con modalità a rischio, o il consumo di droghe, che spesso iniziano durante l’adolescenza e sono strettamente correlati ad aspetti fisiologici e nutrizionali.

Tra gli aspetti che destano maggiore preoccupazione c’è il basso consumo di latte/yogurt che si abbassa proprio durante l’adolescenza per calare ancora nell’età adulta e che è responsabile del mancato raggiungimento dei fabbisogni di calcio (892 mg/die nell’adolescente maschio e 770 mg/die nell’adolescente femmina, contro un fabbisogno medio di 1100 mg/die).

Questo, accanto alla sedentarietà, al fumo di sigaretta, al consumo di sale e altri fattori di rischio cui si è accennato sopra, contri­buiscono al rischio osteoporotico in età più avanzata [7].

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Autore: PROF. ANDREA GHISELLI, Medico Internista, Presidente SISA – Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione

 

Bibliografia

  1. LARN, Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed Energia per la popolazione italiana: SINU; 2014.
  2. ISTAT. La pratica sportiva in Italia. 2017.
  3. Scaglioni S, De Cosmi V, Ciappolino V, Parazzini F, Brambilla P, Agostoni C. Factors Influencing Children’s Eating Behaviours. Nutrients. 2018;10(6).
  4. .Schneider D. International trends in adolescent nutrition. Soc Sci Med. 2000;51(6):955-67.
  5. Sette S, Le Donne C, Piccinelli R, Arcella D, Turrini A, Leclercq C, et al. The third Italian National Food Consumption Survey, INRAN-SCAI 2005-06–part 1: nutrient intakes in Italy. Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2011;21(12):922-32.
  6. Story M, Neumark-Sztainer D, French S. Individual and environmental influences on adolescent eating behaviors. J Am Diet Assoc. 2002;102(3 Suppl):S40-51.
  7. Lane NE. Epidemiology, etiology, and diagnosis of osteoporosis. Am J Obstet Gynecol. 2006;194(2 Suppl):S3-11.
  8. CREA – Centro di ricerca Alimenti e la nutrizione. Linee Guida per una sana alimentazione. December 2019.
  9. Calfas KJ, Taylor WC. Effects of physical activity on psychological variables in adolescents. Pediatric exercise science. 1994;6(4):406-23.
  10. Mutrie N, PARFIT G. Physical activity and its link with mental, social and moral health in young people. In. S. Biddle, J. Sallis and N. civil (eds) Young and active? Young people and health enhancing physical activity-evidence and implications. London, HEA; 1998.
  11. Biddle SJ. Children, exercise and mental health. International journal of sport psychology. 1993.
  12. Gruber JJ. Physical activity and self-esteem development in children: A meta-analysis. American Academy of Physical Education Papers. 1986;19:30-48.
  13. Martinsen M, Bratland-Sanda S, Eriksson AK, Sundgot-Borgen J. Dieting to win or to be thin? A study of dieting and disordered eating among adolescent elite athletes and non-athlete controls. British Journal of Sports Medicine. 2010;44(1):70-6.
  14. Stoyel H, Slee A, Meyer C, Serpell L. Systematic review of risk factors for eating psychopathology in athletes: A critique of an etiological model. Eur Eat Disord Rev. 2020;28(1):3-25.
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  16. Forbes GB. Growth of the Lean Body Mass during Childhood and Adolescence. J Pediatr. 1964;64:822-7.
  17. Rothschild JA, Kilding AE, Plews DJ. What Should I Eat before Exercise? Pre-Exercise Nutrition and the Response to Endurance Exercise: Current Prospective and Future Directions. Nutrients. 2020;12(11):3473.
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  19. Matkovic V. Calcium metabolism and calcium requirements during skeletal modeling and consolidation of bone mass. Am J Clin Nutr. 1991;54(1 Suppl):245s-60s.
  20. Elhakeem A, Heron J, Tobias JH, Lawlor DA. Physical Activity Throughout Adolescence and Peak Hip Strength in Young Adults. JAMA Network Open. 2020;3(8):e2013463-e.
  21. de la Puente Yagüe M, Collado Yurrita L, Ciudad Cabañas MJ, Cuadrado Cenzual MA. Role of Vitamin D in Athletes and Their Performance: Current Concepts and New Trends. Nutrients. 2020;12(2):579.
  22. Rowland T. Fluid replacement requirements for child athletes. Sports Med. 2011;41(4):279-88.
  23. McDermott BP, Anderson SA, Armstrong LE, Casa DJ, Cheuvront SN, Cooper L, et al. National Athletic Trainers’ Association Position Statement: Fluid Replacement for the Physically Active. Journal of Athletic Training. 2017;52(9):877-95.
  24. Rankin P, Stevenson E, Cockburn E. The effect of milk on the attenuation of exercise-induced muscle damage in males and females. European Journal of Applied Physiology. 2015;115(6):1245-61.
  25. Maughan RJ, Watson P, Cordery PA, Walsh NP, Oliver SJ, Dolci A, et al. A randomized trial to assess the potential of different beverages to affect hydration status: development of a beverage hydration index. Am J Clin Nutr. 2016;103(3):717-23.
  26. Roy BD. Milk: the new sports drink? A Review. J Int Soc Sports Nutr. 2008;5:15.
  27. Dougkas A, Barr S, Reddy S, Summerbell CD. A critical review of the role of milk and other dairy products in the development of obesity in children and adolescents. Nutr Res Rev. 2019;32(1):106-27.

 

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ADOLESCENTI SPORTIVI E DIETE INADEGUATE

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