Una dieta sostenibile è, sì, a basso impatto ambientale, ma anche sana e completa, accessibile, economica, sicura e culturalmente accettabile. In altre parole: la dieta mediterranea.

SOMMARIO USCITA 99:

  • L’impatto delle produzioni animali
  • Il valore nutritivo degli alimenti di origine animale
  • La convergenza tra nutrizione e sostenibilità

Con questo numero torniamo sul tema “alimentazione, salute e ambiente”, un argomento che abbiamo già trattato in precedenza (#88 DIETE SOSTENIBILI: C’È BISOGNO DI CHIAREZZA) e sul quale è importante un approfondimento per almeno due motivi: il primo, per ribadire le due sfide principali che siamo chiamati ad affrontare e auspicabilmente a vincere con urgenza: la sfida di salute e la sfida ambientale, che ruotano sul comune cardine di una transizione verso diete più ricche di prodotti di origine vegetale; ma secondariamente perché la discussione su questi temi, sia a livello scientifico, che politico, oltre che nella percezione del consumatore, sta diventando polarizzante nel giudizio categorico degli alimenti di origine animale come non sostenibili né per la salute, né per il pianeta.

Qualsiasi alimento consumato, perso o sprecato, ha un impatto ambientale e questo impatto deve essere valutato complessivamente, in maniera olistica e generale, rispetto al suo ruolo nel fornire benefici per la salute e per la comunità. Le diete sostenibili, infatti, come dichiara la FAO (1) sono:

diete a basso impatto ambientale, che contribuiscono alla sicurezza alimentare e nutrizionale e alla vita sana per le generazioni presenti e future. Le diete sostenibili sono protettive e rispettose della biodiversità e degli ecosistemi, culturalmente accettabili, accessibili, economicamente eque e convenienti, nutrizionalmente adeguate, sicure e sane, ottimizzando le risorse naturali e umane.

Quindi una dieta sostenibile è una dieta sì a basso impatto ambientale, ma anche sana e completa, accessibile, economica, sicura e culturalmente accettabile, in altre parole: la dieta mediterranea (1).

L’impatto delle produzioni animali

Se prendiamo in considerazione sinteticamente solo una faccia della medaglia, senza considerare le valenze nutritive, l’impatto della produzione di bestiame, in particolare dei bovini, sia sull’ambiente che sulla salute umana, non possiamo che evidenziare che rappresenta la metà dell’impatto ambientale di tutto il sistema agricolo, il quale a sua volta rappresenta circa il 10-12% delle emissioni globali di gas serra, a cui si aggiunge l’impatto del  cambiamento nell’uso del suolo indotto dall’agricoltura, (deforestazione, pascolo eccessivo e conversione dei pascoli in terra arabile) che aggiunge un ulteriore 6-17% alle emissioni globali di gas serra (2); ad aumentare l’attenzione su questo punto si aggiungono le previsioni di crescita della popolazione mondiale, che raggiungerà i quasi 10 miliardi entro il 2050 (3) e la previsione di aumento del reddito pro capite un po’ ovunque nel mondo.

La combinazione della rapida crescita della popolazione e della ricchezza porterà ad un cambiamento (o per meglio dire peggioramento) delle abitudini alimentari per maggiore richiesta di prodotti animali che, soprattutto delle economie emergenti e dei Paesi più ricchi (4) prenderà una quota sempre maggiore (5, 6) con la previsione di un ulteriore aumento del 50% delle emissioni di questo settore entro il 2030 (7)

La forte richiesta del consumatore, determina una altrettanto forte spinta produttiva, soprattutto di carne rossa e trasformata, che oltre a porre importanti problematiche di salute, come obesità e malattie non trasmissibili, tra le quali diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro (8), comporterà certamente un peggioramento nelle emissioni di gas serra, in particolare metano e protossido di azoto, inquinamento atmosferico da ammoniaca e ossido di azoto ed esaurimento delle risorse idriche (9).

In Europa, in molti Paesi dell’Asia centrale e comunque nei paesi ad alto reddito, il consumo di prodotti animali è molto alto in confronto a Paesi dell’Asia meridionale e dell’Africa subsahariana, che ne consumano una quantità estremamente bassa.

E altrettanto, con poche eccezioni, il consumo di prodotti di origine animale è più alto nelle aree urbane e nelle popolazioni ad alto reddito e livello di istruzione (10).

A cura di: Prof. Andrea Ghiselli, Direttore del Master di I livello in Scienza dell’Alimentazione e Dietetica Applicata, Unitelma Sapienza, Roma.

1. FAO, Sustainable diets and biodiversity. Directions and solutions for policy, research and action, in Nutrition and Consumer Protection Division FAO, B. Burlingame and S. Dernini, Editors. 2012, FAO: Rome (Italy).
2. Bellarby, J., et al., Cool Farming: Climate impacts of agriculture and mitigation potential. Greenpeace International. 2008.
3. United Nations, Department of Economic and Social Affairs, Population Division (2017). World Population Prospects 2017 – Data Booklet (ST/ESA/SER.A/401).
4. Resare Sahlin, K., E. Roos, and L.J. Gordon, ‘Less but better’ meat is a sustainability message in need of clarity. Nat Food, 2020. 1(9): p. 520-522.
5. Sans, P. and P. Combris, World meat consumption patterns: An overview of the last fifty years (1961–2011). Meat Science, 2015. 109: p. 106-111.
6. Pais, D.F., A.C. Marques, and J.A. Fuinhas, Reducing Meat Consumption to Mitigate Climate Change and Promote Health: but Is It Good for the Economy? Environmental Modeling & Assessment, 2020. 25(6): p. 793-807.
7. IPPC, Climate Change 2007: Mitigation. Contribution of Working Group III to the Fourth Assessment Report of the Inter- governmental Panel on Climate Change. , B. Metz, et al., Editors. 2007: Cambridge, United Kingdom and New York, NY, USA. p. XXX.
8. Willett, W., et al., Food in the Anthropocene: the EAT-Lancet Commission on healthy diets from sustainable food systems. Lancet, 2019. 393(10170): p. 447-492.
9. Gerber, P.J., et al., Tackling climate change through livestock: a global assessment of emissions and mitigation opportunities. 2013: Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO).
10. Miller, V., et al., Global, regional, and national consumption of animal-source foods between 1990 and 2018: findings from the Global Dietary Database. The Lancet Planetary Health, 2022. 6(3): p. e243-e256.
11. Murphy, S.P. and L.H. Allen, Nutritional importance of animal source foods. J Nutr, 2003. 133(11 Suppl 2): p. 3932s-3935s.
12. Beal, T., et al., Friend or Foe? The Role of Animal-Source Foods in Healthy and Environmentally Sustainable Diets. J Nutr, 2023. 153(2): p. 409-425.
13. Stevens, G.A., et al., Micronutrient deficiencies among preschool-aged children and women of reproductive age worldwide: a pooled analysis of individual-level data from population-representative surveys. The Lancet Global Health, 2022. 10(11): p. e1590-e1599.
14. Consalez, F., et al., The Effect of the Meat Factor in Animal-Source Foods on Micronutrient Absorption: A Scoping Review. Advances in Nutrition, 2022. 13(6): p. 2305-2315.
15. Micronutrients, I., Dietary reference intakes for vitamin A, vitamin K, arsenic, boron, chromium, copper, iodine, iron, manganese, molybdenum, nickel, silicon, vanadium, and zinc. 2001, Washington DC: National Academies Press (US).
16. Tang, G., Bioconversion of dietary provitamin A carotenoids to vitamin A in humans. The American Journal of Clinical Nutrition, 2010. 91(5): p. 1468S-1473S.
17. Nordhagen, S., T. Beal, and L. Haddad, The role of animal-source foods in healthy, sustainable, and equitable food systems, Global Alliance for Improved Nutrition (GAIN), Geneva, Switzerland, 2020. Available from: https://doi.org/10.36072/dp.5. . 2020.
18. Leroy, F., et al., Animal board invited review: Animal source foods in healthy, sustainable, and ethical diets – An argument against drastic limitation of livestock in the food system. animal, 2022. 16(3): p. 100457.
19. Swanson, D., R. Block, and S.A. Mousa, Omega-3 Fatty Acids EPA and DHA: Health Benefits Throughout Life. Advances in Nutrition, 2012. 3(1): p. 1-7.
20. Ertl, P., W. Knaus, and W. Zollitsch, An approach to including protein quality when assessing the net contribution of livestock to human food supply. Animal, 2016. 10(11): p. 1883-1889.
21. Tetens, I., et al., Food-Based Dietary Guidelines – development of a conceptual framework for future Food-Based Dietary Guidelines in Europe: report of a Federation of European Nutrition Societies Task-Force Workshop in Copenhagen, 12–13 March 2018. British Journal of Nutrition, 2020. 124(12): p. 1338-1344.
22. Rossi, L., M. Ferrari, and A. Ghiselli, The Alignment of Recommendations of Dietary Guidelines with Sustainability Aspects: Lessons Learned from Italy’s Example and Proposals for Future Development. Nutrients, 2023. 15(3).
23. Food and Agriculture Organization of the United Nations andWorld Health Organization. Sustainable Healthy Diets: Guiding Principles; FAO: Rome, Italy, 2019; Available online: http://www.fao.org/3/ca6640en/ca6640en.pdf.
24. Dumont, B., et al., Review: Associations among goods, impacts and ecosystem services provided by livestock farming. Animal, 2019. 13(8): p. 1773-1784.
25. White, R.R. and M.B. Hall, Nutritional and greenhouse gas impacts of removing animals from US agriculture. Proc Natl Acad Sci U S A, 2017. 114(48): p. E10301-E10308.
26. Miller, G.D., et al., The Importance of a Holistic Approach to Sustainability in Dietary Guidance. J Nutr Educ Behav, 2020. 52(2): p. 203-205.
27. Food and Agriculture Organization of the United Nations. The Contributions of Livestock Species and Breeds to Ecosystem Services; FAO: Rome, Italy, 2016. Available online: http://www.fao.org/3/i6482e/i6482e.pdf
28. Food and Agriculture Organization of the United Nations. Dairy Developments’ Impact on Poverty Reduction; Global Dairy Platform and IFCN: Chicago, IL, USA, 2018. Available online: http://www.fao.org/3/ca0289en/CA0289EN.pdf
29. La Notte, A., et al., Beyond the economic boundaries to account for ecosystem services. Ecosystem Services, 2019. 35: p. 116-129.