Non solo rispettose dell’ambiente: le diete sostenibili, per essere davvero tali, devono essere sane e sicure, disponibili e accessibili a tutti e socialmente, culturalmente e tradizionalmente accettabili.

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Sostenibilità: un tema tanto attuale quanto dibattuto e, forse proprio per questo, molto banalizzato, trattato con superficialità e di conseguenza interpretato male dai consumatori. Consumo di acqua, consumo di suolo, prodotti animali, prodotti vegetali, Km0 e via dicendo: tutte generalizzazioni che comportano un’informazione distorta.

Il lato positivo è la maggiore attenzione che il consumatore sta ponendo sull’acquisto di prodotti più sostenibili, ma quello negativo è che spesso, per le generalizzazioni con le quali viene affrontato il tema anche da alcuni media, è convinto che “dieta sostenibile” o “nutrizione sostenibile” sia un’alimentazione che rinunci ai prodotti animali, indicati come unico gruppo di alimenti ad alto impatto ambientale.

Il concetto di sviluppo sostenibile, vale a dire quello “…sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri” è in realtà non proprio recente: stavo studiando per l’esame di maturità che avrei sostenuto di lì a qualche giorno, quando a Stoccolma si teneva la Conferenza ONU sull’ambiente, da cui scaturì un acerbo documento, la dichiarazione di Stoccolma [1], ripresa e perfezionata 15 anni dopo dal cosiddetto rapporto Brundtland [2].

Il rapporto è tutt’oggi considerato un punto imprescindibile della riflessione sulle questioni ambientali e sulla loro connessione con gli squilibri socioeconomici a livello globale e ha costituito la base dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile [3] che identifica e descrive 17 obiettivi da perseguire entro il 2030 (Box 1).

Si tratta di obiettivi finemente intricati e dipendenti l’uno dall’altro, nei quali l’alimentazione copre un ruolo centrale e fortunatamente un’alimentazione rispettosa dell’ambiente coincide con un’alimentazione rispettosa per la salute.

Il tema “sostenibilità” sta diventando così urgente e così importante che ormai sta entrando nelle Linee Guida per una sana alimentazione, tra le quali le nostre, nelle quali è stato inserito come ultima direttiva, a conclusione e corollario di tutte le altre [4].

Diete sostenibili

Questo numero tratterà la sostenibilità della dieta, analizzandone tutte le componenti. Meglio ancora sarebbe parlare di “stili di vita sostenibili”, piuttosto che “diete sostenibili”, perché dobbiamo sempre inquadrare l’alimentazione in uno stile di vita attento alla salute e all’ambiente che comprende azioni più direttamente mirate alla salute (ciò che mangiamo), ed altre più dirette all’ambiente (ciò che sprechiamo).

L’attuale sistema agricolo globale sta producendo abbastanza cibo per sfamare il pianeta, ma c’è un duplice problema: il primo è che i costi in termini di emissioni di gas serra sono alti e contribuiscono per un quarto al totale dei gas climalteranti emessi in seguito ad attività antropiche (Fig. 1) e si tratta di un valore pari a quelli prodotti per elettricità e riscaldamento [5]. Senza considerare poi l’importante contributo alla deforestazione, all’estinzione di specie e all’esaurimento dei sistemi marini e delle risorse di acqua dolce.

Con l’aumento della fame, alimentato in modo significativo dal cambiamento climatico, aumenta la pressione su un sistema alimentare già sovraccarico, poco efficiente e insostenibile, che accelera ulteriormente il cambiamento climatico e il declino ecologico.

Già oggi più di 2,5 miliardi di persone nel mondo soffrono di almeno una forma di malnutrizione (difetto o eccesso): 800 milioni di persone sono denutrite e circa 2 miliardi di persone sono in eccedenza ponderale [6]. In queste ultime abbiamo un doppio spreco: spreco di salute e spreco di quelle risorse che sono state utilizzate per la produzione di calorie eccedenti.

Sull’impatto sulla salute delle diete di scarsa qualità che costituiscono uno dei principali fattori di rischio per le malattie a livello globale e costituiscono il principale motore dell’epidemia di patologie croniche come il diabete e le malattie cardiovascolari abbiamo parlato recentemente ne Lattendibile di marzo CARICO DI MALATTIA: QUANTO CONTA L’ALIMENTAZIONE. Qui vedremo invece come un’alimentazione adeguata sia in grado di proteggere salute, ambiente e portafoglio nello stesso momento.

Le diete sostenibili sono il risultato di quattro domini, o quattro settori concettuali interconnessi e dipendenti tra di loro in modo così stretto che non è possibile perseguire un obiettivo di un dominio, senza interazioni con l’altro. Le diete sostenibili sono pertanto schematizzabili in un fiore con quattro petali, come in Fig. 2: salute, ambiente, economia e società.

Ogni dominio è composto da più tematiche: il dominio salute è composto da tematiche relative alla densità nutritiva degli alimenti, alla sicurezza alimentare e nutrizionale e agli stili di vita. Il petalo relativo all’ambiente è composto da tematiche che riguardano emissioni di gas climalteranti, utilizzo di agrofarmaci, consumo di suolo e deforestazione, consumo di acqua, di biodiversità, urbanizzazione, trasporti, scarti, imballaggi ecc.

Il petalo dell’economia riguarda l’accessibilità economica ad alimenti nutrienti, la globalizzazione dei mercati e la salvaguardia dei piccoli produttori, il mercato equo, la redditività della società ecc. ed infine il petalo sociale riguarda tematiche di accettabilità culturale, educazione alimentare, tradizioni e capacità ed altro.

Ecco quindi che non possiamo considerare solo l’ambiente come punto di riferimento, perché le diete sostenibili devono rispettare tutti i domini: devono essere sane e sicure, rispettose dell’ambiente e della biodiversità, ma devono essere disponibili e accessibili a tutti e devono essere socialmente, culturalmente e tradizionalmente accettabili [7].

Per il DOWNLOAD DELLE FIGURE e DELLE TABELLE clicca qui

Autore: PROF. ANDREA GHISELLI, Medico Internista, Presidente SISA – Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione

 

Bibliografia

  1. Report of the United Nations conference on the human environment. Stockholm, 5-16 June 1972. November 1973. Available at http://www.un-documents.net/aconf48-14r1.pdf
  2. Report of the World Commission on Environment and Development: Our common future. . Available at https://www.are.admin.ch/dam/are/it/dokumente/nachhaltige_entwicklung/dokumente/bericht/our_common_futurebrundtlandreport1987.pdf
  3. Transforming our world: the 2030 Agenda for Sustainable Development. Resolution 70/1 2015, Available online: http://www.un.org/ga/search/view_doc.asp?symbol=A/RES/70/1&Lang=E
  4. CREA – Centro di ricerca Alimenti e la nutrizione. Linee Guida per una sana alimentazione. Revisione 2018. 4th Revision. December 2019. Available at https://www.crea.gov.it/web/alimenti-e-nutrizione/-/linee-guida-per-una-sana-alimentazione-2018
  5. IPCC, Climate Change 2014: Synthesis Report. Contribution of Working Groups I, II and III to the Fifth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change in Core Writing Team, Pachauri, R.K. and a.L.A. Meyer, Editors. 2014, IPCC: Geneva, Switzerland. p. 151.
  6. WHO. Double-duty actions for nutrition: policy brief. Geneva, World Health Organization, 2017. Available at https://apps.who.int/iris/rest/bitstreams/1084413/retrieve
  7. von Koerber, K., N. Bader, and C. Leitzmann, Wholesome Nutrition: an example for a sustainable diet. Proceedings of the Nutrition Society, 2017. 76(1): p. 34-41.
  8. Willett, W., et al., Food in the Anthropocene: the EAT-Lancet Commission on healthy diets from sustainable food systems. Lancet, 2019. 393(10170): p. 447-492.
  9. Drewnowski, A., The Nutrient Rich Foods Index helps to identify healthy, affordable foods. The American journal of clinical nutrition, 2010. 91 4: p. 1095S-1101S.
  10. Seves, S.M., et al., Are more environmentally sustainable diets with less meat and dairy nutritionally adequate? Public Health Nutrition, 2017. 20(11): p. 2050-2062.
  11. Ferrari, M., et al., Could Dietary Goals and Climate Change Mitigation Be Achieved Through Optimized Diet? The Experience of Modeling the National Food Consumption Data in Italy. Frontiers in Nutrition, 2020. 7(48).
  12. Rose, D., et al., Carbon footprint of self-selected US diets: nutritional, demographic, and behavioral correlates. Am J Clin Nutr, 2019. 109(3): p. 526-534.

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DIETE SOSTENIBILI: C’È BISOGNO DI CHIAREZZA

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