Perché quel senso di stanchezza, disagio e mancanza di energia, proprio ora che la vita sta riprendendo un ritmo più “normale”?

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Prima c’erano il traffico cittadino, lo stress del lavoro e gli impegni sociali. C’erano il tempo e la voglia per l’aperitivo con gli amici, per la palestra o una rigenerante corsa all’aperto, per una serata in pizzeria o al ristorante e il divertimento by night. Nonostante gli inevitabili momenti di stanchezza, siamo sempre riusciti a fare tutto, senza sentire il peso del mondo addosso.

Durante i mesi appena trascorsi, invece, bastavano lo smart working, le faccende domestiche, le videochiamate su Whatsapp e gli incontri virtuali su Zoom, Skype & Co. per farci crollare ogni sera esausti sul divano. E, incredibile ma vero, siamo ancor più sfiniti adesso, quando la vita sta prendendo un ritmo più “normale”. Stando agli psicologi, sono gli strascichi della tensione logorante che ha caratterizzato le tante settimane di chiusura domestica e il drastico cambio delle abitudini cui l’organismo è stato costretto (3).

Il carico psicologico per affrontare ogni giorno con resilienza è stato enorme, come racconta bene un articolo su ‘The Conversation’ dal titolo ‘Here is why you might be feeling tired while on lockdown’. Basti pensare che, secondo gli esperti, l’adattamento completo a una nuova situazione come, per esempio, un trasferimento di città o il cambio di lavoro richiede circa tre mesi! Tutto normale, quindi. Non c’è da stupirsi. Ma nonostante si intraveda la luce in fondo al tunnel, il disagio resta e, a volte, si acuisce.

La paura e la fatica di ricominciare

Ansia per il proprio futuro, convivenze difficili, accentuazione degli stati depressivi latenti e ritorno di vecchie nevrosi: il vero boom di difficoltà emotive – avvertono da tempo gli psicologi – arriverà proprio adesso, quando saremo finalmente liberi di uscire di casa, ma con la cognizione di non esserlo affatto.

Purtroppo, non si tornerà alla routine ‘congelata’ a febbraio, ma bisognerà far fronte a un altro importante adattamento intermedio, ancora più destabilizzante. Se all’inizio della reclusione hanno prevalso la paura e il panico (poi sostituiti dalla nuova routine che ha fatto ritrovare una momentanea tranquillità), ora l’angoscia arriva dal non sapere cosa succederà e quali siano i reali ‘confini’ in cui ci si potrà muovere.lockdown-lattendibile

La vita continua a scorrere, ma in uno stato di sospensione che porta con sé inevitabili conseguenze emotive. Probabilmente scatteranno meccanismi di difesa come la negazione del problema o, al contrario, la ricerca di colpevoli su cui scaricare la propria rabbia. Per rendersene conto basta dare un’occhiata ai social media (4), lo strumento che, più di tutti, offre un’istantanea della realtà.

Sindrome della capanna: uscire per andare dove?

Secondo le stime della Società italiana di psichiatria (Sip), sono oltre un milione gli italiani colpiti dalla cosiddetta ‘sindrome della capanna’ ovvero la paura di affrontare la vita normale e lasciare la casa, ormai diventata un rifugio protettivo nei confronti del nemico invisibile. È una reazione del tutto normale, conseguente all’eccezionalità della situazione e alla velocità con cui si è dovuto far fronte a un nuovo modo di vivere.

Ma gli esperti avvertono: il disagio va gestito, chiedendo aiuto se supera le 2-3 settimane, altrimenti si potrebbe trasformare in un vero e proprio disturbo mentale e dell’adattamento. Uno studio recentissimo (1) ha preso in esame l’impatto psicologico dell’isolamento sociale e le modalità per ridurne gli esiti negativi. Sinteticamente, i fattori di maggior rischio riguardano:

  • la durata, nel senso che maggiore è il tempo di isolamento e maggiore è la possibilità di assistere a disagio e patologie conseguenti, nel breve e nel lungo termine;
  • l’inadeguatezza delle informazioni che rendono le persone insicure e incapaci di riorganizzare se stessi e la propria vita;
  • le perdite di natura economica, riguardanti il lavoro e lo status sociale che generano ansia e paura, difficili da gestire.

Medici e specialisti dovranno, quindi, prepararsi ad affrontare gli effetti subdoli della pandemia sull’equilibrio mentale. Lo spiega bene un articolo pubblicato su Jama (2) che sottolinea i danni psicologici legati all’isolamento sociale e alle misure di distanziamento.

In questo periodo di graduale ripresa delle attività assumono un’importanza fondamentale i corsi online, le attività sportive o religiose, organizzate con la stessa cadenza temporale dei tempi ‘normali’, per tornare a sentirsi parte di un contesto sociale. Banalmente può assumere una valenza psicologica anche uscire a bere un caffè al bar o mangiare un panino fuori casa, dopo tante settimane di reclusione.  

 

PERIODO DIFFICILE SOPRATTUTTO PER CHI SOFFRE DI DISTURBI ALIMENTARI

Anoressia, bulimia e binge eating disorder sono i tre più diffusi disturbi alimentari che, durante questo periodo difficile, possono peggiorare, come messo in evidenza dall’Istituto superiore di Sanità. La paura del contagio e la sensazione d’instabilità favoriscono, infatti, episodi di alimentazione incontrollata o, al contrario, di restrizioni alimentari.

Le persone anoressiche sottopeso sono le più esposte al rischio di complicanze mediche (15) poiché la malnutrizione e le limitate riserve di grasso corporeo influenzano l’efficienza del sistema immunitario. 

Per offrire un aiuto, in previsione di un ritorno alla regolarità delle attività assistenziali, è stata attivata la mappatura dei centri dedicati alla cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, in supporto alle azioni centrali del ministero della salute.

Per maggiori informazioni, consultare Il Progetto MA.NU.AL. nel Notiziario ISS, numero 1/2020.  

Autore: SAMANTHA BIALE, nutrizionista e giornalista

 

Bibliografia

1) Samantha K Brooks, Rebecca K Webster et Al. – The psychological impact of quarantine and how to reduce it: rapid review of the evidence – The Lancet, Volume 395, ISSUE 10227, P912-920, March 14, 2020

2) Sandro Galea, Raina M. Merchant, Nicole Lurie – The Mental Health Consequences of COVID-19 and Physical DistancingThe Need for Prevention and Early Intervention – JAMA Intern Med. Published online April 10, 2020. doi:10.1001/jamainternmed.2020.1562

3) Neria Y., Nandi  A., Galea  S. – Post-traumatic stress disorder following disasters: a systematic review –  Psychol Med. 2008;38(4):467-480. 

Tracy M., Norris  FH., Galea  S. – Differences in the determinants of posttraumatic stress disorder and depression after a mass traumatic event.- Depress Anxiety. 2011;28(8):666-675.

Galea S., Ahern  J. , Resnick H. et al.  Psychological sequelae of the September 11 terrorist attacks in New York City –  N Engl J Med. 2002;346(13):982-987.

Lee AM, Wong  JG, McAlonan GM. et al.  Stress and psychological distress among SARS survivors 1 year after the outbreak.- Can J Psychiatry. 2007;52(4):233-240.

Mental Health UK. Managing your mental health during the coronavirus outbreak. https://mentalhealth-uk.org/help-and-information/covid-19-and-your-mental-health/.

4) Merchant RM, Lurie N. – Social media and emergency preparedness in response to novel coronavirus. – JAMA. Published online March 23, 2020.

Jin K-X. Keeping people safe and informed about the coronavirus. Facebook Newsroom website. Updated March 18, 2020. Accessed March 19, 2020. https://about.fb.com/news/2020/03/coronavirus

Josephson A., Lambe E. Brand communications in time of crisis. Twitter Blog website. Published March 11, 2020. Accessed March 16, 2020. https://blog.twitter.com/en_us/topics/company/2020/Brand-communications-in-time-of-crisis.html

5) Markku Timonen, Mauri Laakso, Jari Jokelainen, Ulla Rajala, V. Benno Meyer-Rochow, Sirkka Keinänen-Kiukaanniemi – Insulin resistance and depression: a cross sectional study – BMJ, Jan 2005; 330:17-18.

6) Hall WL, Millward DJ, Long SJ, Morgan LM. – Casein and whey exert different effects on plasma amino acid profiles, gastrointestinal hormone secretion and appetite – Br J Nutr 2003; 89:239–248

7) SG Sukkar , A Vaccaro, GBRavera ,C Borrini , R Gradaschi , A Massa Sacchi-Nemours, R Cordera , G Andraghetti  – Appetite control and gastrointestinal hormonal behavior (CCK, GLP-1, PYY 1–36) following low doses of a whey protein-rich nutraceutic – J Nutr Metab 2013; 6:259–266

8) Frestedt JL, Zenk JL, Kuskowski MA, et al. – A whey-protein supplement increases fat loss and spares lean muscle in obese subjects: a randomized human clinical study – Nutr Metab (Lond). 2008;  5: 1–7.

9) Boirie Y, Dangin M, Gachon P, Vasson MP, Maubois JL, Beaufrere B. – Slow and fast dietary proteins differently modulate postprandial protein accretion – Proc Natl Acad Sci USA 94:14930 – 14935, 1997.

10) Crichton GE, Alkerwi A. – Whole-fat dairy food intake is inversely associated with obesity prevalence: findings from the Observation of Cardiovascular Risk Factors in Luxembourg study – Nutrition Research 2014 Nov;34(11):936-43.

11) G Clarke, S Grenham et Al.- The microbiome-gut-brain axis during early life regulates the hippocampal serotonergic system in a sex-dependent manner – Molecular Psychiatry 18: 666-673; advance online publication, June 12, 2012

Emmanuel Denou, Josh Collins et al – The Intestinal Microbiota Affect Central Levels of Brain-Derived Neurotropic Factor and Behavior in Mice – Gastroenterology 2011 Volume 141, Issue 2, Pages 599–609.e3

12) Griffin NW,., Ahern PP et Al. – Prior Dietary Practices and Connections to a Human Gut Microbial Metacommunity Alter Responses to Diet Interventions – Cell Host Microbe. 2017 Jan 11;21(1):84-96. Epub 2016 Dec 29.

Na Fei and Liping Zhao – An opportunistic pathogen isolated from the gut of an obese human causes obesity in germfree mice -The ISME Journal (2013) 7, 880–884; published online 13 December 2012

13) Leproult R, Van Cauter E – Role of sleep and sleep loss in hormonal release and metabolism. Endocr Dev 2010;17:11-21. Epub 2009 Nov 24.

14) Shahrad Taheri, Ling Lin, Diane Austin, Terry Young, Emmanuel Mignot – Short Sleep Duration Is Associated with Reduced Leptin, Elevated Ghrelin, and Increased Body Mass Index – December 7, 2004 – http://dx.doi.org/10.1371/journal.pmed.0010062

15) R. Dalle Grave – Coronavirus Disease 2019 and Eating Disorders – What do people with eating disorders have to address during the pandemic? – Psychology Today

16) G Clarke, S Grenham et Al.- The microbiome gut brain axis during early life regulates the hippocampal serotonergic system in a sex-dependent manner – Molecular Psychiatry 18: 666-673; advance online publication, June 12, 2012

17) Emmanuel Denou, Josh Collins et Al.- The Intestinal Microbiota Affect Central Levels of Brain-Derived Neurotropic Factor and Behavior in Mice – Gastroenterology 2011 Volume 141, Issue 2, Pages 599–609.e3 –

A Venket Rao, Alison C Bestedet Al.- A randomized, double-blind, placebo-controlled pilot study of a probiotic in emotional symptoms of chronic fatigue syndrome – Gut Pathogens2009, 1:6

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