Formaggi digeribili: i dati sulle vendite del formaggio senza lattosio mostrano una netta crescita, sia a livello di valore che a livello di volumi.

Sembra proprio che gli italiani non possano più fare a meno del formaggio senza lattosio. Da quando sono entrati in commercio, i formaggi delattosati sono diventati una presenza costante nei nostri carrelli della spesa, generando oltre 57 milioni di euro di vendite, pari a oltre 5,7 milioni di kg venduti.

Ma a cosa è dovuto questo successo? Innanzitutto bisogna considerare il motivo stesso per cui sono nati: garantire un’elevata digeribilità anche alle persone intolleranti al lattosio. Durante il processo di produzione del latte delattosato, infatti, viene ridotto il contenuto di lattosio. Questo annulla il rischio di intolleranze e rende il latte più digeribile, senza andare ad intaccare le benefiche proprietà nutritive naturali di questo alimento.

In secondo luogo, le aziende lattiero-casearie hanno il merito di aver acquisito le capacità e le tecniche per produrre formaggi delattosati con un sapore quasi del tutto simile al formaggio fatto con latte naturale. Anche la consistenza e l’aspetto ricordano in tutto e per tutto i formaggi “originali”, non facendoli rimpiangere da coloro che non possono consumarli per motivi di digeribilità e intolleranza.

L’assortimento che si trova in commercio è molto ampio: mozzarella, primo sale, mascarpone, crescenza, ricotta e formaggi spalmabili. Insomma ce n’è per tutti i gusti.

Quali sono i formaggi digeribili senza lattosio

Ma qual è il formaggio senza lattosio che gli italiani preferiscono? Secondo i dati disponibili, la mozzarella è al n. 1 nelle vendite di formaggi delattosati. Il suo dominio nei banchi del formaggio è pressoché incontrastato, considerando che le sue vendite consistono in quasi un terzo di tutto il mercato, sia in termini di valore che di volume. I dati registrati a maggio 2019, su un arco di tempo annuale, vedono una crescita nelle vendite di mozzarella delattosata pari al 5,2% a valore e del 7,2% a volume.

Seguono i formaggi spalmabili al secondo posto e i formaggi morbidi e cremosi (come stracchino e crescenza) al terzo posto. Nell’arco di un anno, le vendite dei formaggi spalmabili sono aumentate del 3,2% a valore e del 4,1% a volume, mentre la categoria dei formaggi morbidi e cremosi vede un incremento del 5,3% a valore e del 3,9% a volume.

Quanto ai canali distributivi, quasi il 45% dei formaggi delattosati viene acquistato nei supermercati, contro il 22% negli ipermercati e solo il 14% nell’ambito del libero servizio. Nei discount si concentra il 27% dei volumi totali di formaggio senza lattosio e proprio questo sembra essere il canale distributivo con la maggior crescita nelle vendite per questa tipologia di alimento (6,6% a valore e 3% a volume).

Il mercato dei formaggi delattosati si è ampliato e raffinato, garantendo una vasta gamma di prodotti di alta digeribilità e dall’ottimo sapore. Ecco perché sono diventati una voce sempre presente nella lista della spesa degli italiani.