Da una recente metanalisi, è emerso che gli effetti positivi dei prodotti lattiero-caseari sono maggiori rispetto alla somma dei benefici apportati dai singoli componenti benefici.

Iprodotti lattiero-caseari, molto apprezzati in cucina per la versatilità e per il gusto deciso, sono noti anche per i numerosi effetti benefici che sono in grado di apportare all’organismo. In particolare, latte, formaggi, yogurt, burro sono alimenti amici della salute: oltre ad essere un’ottima fonte di proteine, sono anche determinanti per l’assunzione di vitamine A e D e di sali minerali.

La vitamina D ad esempio, è indispensabile per fissare il calcio e assorbirlo a livello intestinale e per farlo è necessaria l’esposizione al sole o l’assunzione di latticini, grande fonte di calcio.

Tuttavia, le potenzialità di questi alimenti non si esaurisce qui. Come emerso da una recente metanalisi pubblicata su “Osteoporosis International”, gli effetti positivi dei prodotti lattiero-caseari sulla salute dell’apparato muscolo-scheletrico risultano essere maggiori rispetto alla somma dei benefici apportati dai loro singoli componenti benefici, presi uno a uno e nella stessa quantità. Il merito è da attribuire all’”effetto matrice”, un fenomeno già evidenziato per altri alimenti, ma che ora è stato accertato anche per formaggi, latte e yogurt.

Yogurt e latte sono alleati dei muscoli

Latte e yogurt al naturale costituiscono due alimenti che apportano effetti benefici anche sui muscoli. Grazie alla caseina, agli amminoacidi (come la leucina) e alle proteine del siero contenute al loro interno, questi cibi contribuiscono al recupero muscolare dopo lo svolgimento di attività sportiva. L’esercizio fisico induce infatti, a una degradazione delle proteine muscolari a fronte della quale, è necessario un’assunzione di proteine post allenamento. E tra le proteine che più di altre si rivelano adatte per favorire la rigenerazione delle fibre muscolari, c’è proprio il siero del latte. Quest’ultimo ha la peculiarità di essere assorbito velocemente, stimolando la sintesi proteica nelle ore immediatamente successive allo sforzo fisico.

Che cos’è l’effetto matrice

La scoperta dell’effetto matrice sta avendo un grande impatto a livello scientifico, in quanto sta cambiando l’approccio degli studiosi nei confronti dei nutrienti. Ora infatti, questi non vengono considerati singolarmente, ma in relazione alla matrice dell’alimento all’interno del quale sono presenti.

Nello specifico, con l’effetto matrice, la composizione dei nutrienti di ogni alimento, insieme alla sua struttura fisico-chimica e ai processi a cui viene sottoposto, influisce sugli effetti sull’organismo di ciascun suo componente nutrizionale, riuscendo ad aumentarli rispetto a quelli che si ottengono con la semplice somma matematica dei singoli componenti.

La metanalisi, condotta da nove università di otto differenti Paesi, ovvero Gran Bretagna, Belgio, Francia, Danimarca, Grecia, Australia, Paesi Bassi, Svizzera, a seguito di studi di osservazione e di intervento, è giunta a un risultato importante. I prodotti lattiero-caseari, in particolare quelli fermentati, apportano benefici all’organismo tra cui:

  • riducono il rischio di fratture ossee;
  • attenuano la perdita ossea;
  • favoriscono la crescita e la mineralizzazione delle ossa;
  • riducono il calo della massa muscolare.

Questi benefici su ossa e muscoli non si spiegano con la semplice somma degli effetti dei nutrienti e del calcio presenti nei prodotti lattiero-caseari, ma sono da attribuire all’effetto matrice che caratterizza questi alimenti. Inoltre, stando agli studi effettuati, è emerso che gli effetti positivi che interessano l’apparato muscolo-scheletrico non riguardano invece i prodotti vegetali e loro derivati.

L’effetto matrice è stato infatti accertato per i prodotti lattiero-caseari, ma è assente nelle bevande vegetali ideate con una composizione nutrizionale che si avvicina a quella di latte, formaggi e yogurt. Non sono infatti stati dimostrati né l’esistenza di effetti benefici (come quelli derivanti dal consumo di prodotti lattiero-caseari), né il livello di biodisponibilità di nutrienti – come la vitamina D o il calcio – con cui sono supplementati.

Un risultato, quello ottenuto, che fa ben sperare i ricercatori della metanalisi affinché nella stesura delle prossime raccomandazioni nutrizionali, gli alimenti vengano considerati nel loro insieme e non più come somma dei nutrienti che li compongono.