Studi attestano che il consumo regolare di prodotti lattiero caseari a basso tenore di grassi impatta per il 23% sulla riduzione del rischio di menopausa anticipata. Lievi benefici sono associati anche a Vitamina D e calcio.

Dati di letteratura confermano che l’introduzione nella dieta di prodotti caseari magri, dunque a basso tenore di grassi, può contribuire a ridurre il rischio di menopausa precoce, cioè di menopausa che si verifica prima o intorno ai 40-45 anni. Un evento cui va incontro una donna su 10 con importanti implicazioni associate: esposizione prematura a patologie cardiovascolari, osteoporosi, declino cognitivo, invecchiamento precoce con un sensibile impatto sulla qualità della vita.

Questo vantaggio protettivo, associato soprattutto allo yogurt magro, sembra potersi attribuire in misura sensibilmente inferiore anche alla Vitamina D e calcio presenti nel latte, latticini e derivati.

I risultati del Nurses’ Health Study II (NHS2)

Lo studio, condotto dalle americane University of Massachusetts Amherst, Brigham and Women’s Hospital and Harvard Medical School, e dalla Chan School of Public Health di Boston, pubblicato su “The American Journal of Epidemiology”, ha randomizzato oltre 116mila infermiere di età compresa tra 25-42 anni, monitorandone per 20 anni abitudini, stili di vita, condizioni di salute.

In merito alla dieta, l’analisi si è concentrata su 131 alimenti e bevande con particolare riferimento ai prodotti caseari magri (comprendenti sia prodotti scremati che a basso contenuto di grassi), quali latte magro o scremato, sorbetto o gelato allo yogurt, fiocchi di latte e/o ricotta, o altri formaggi magri. Mentre tra i prodotti grassi sono stati considerati soprattutto latte intero, panna, gelato, crema di formaggio, altri formaggi grassi, burro.

Dei prodotti lattiero-caseari sono stati poi conteggiati i consumi. Il controllo incrociato di queste informazioni, ovvero qualità e quantità dei prodotti caseari, e il monitoraggio periodico nel tempo, hanno consentito di osservare che l’introito di latte e derivati magri con consumi pari o superiori a 4 porzioni al giorno rispetto a meno di 4 porzioni a settimana, era associata a una riduzione del 23% del rischio di menopausa precoce. Una relazione invece non riscontrata nel caso di alimenti lattiero-caseari grassi.

Dunque le evidenze emerse consentirebbero di ipotizzare che questa gamma di prodotti, a basso tenero di grassi, può rappresentare una strategia efficace per modificare il rischio di menopausa precoce tra le donne in premenopausa.

Vitamina D e calcio

Un secondo lavoro, condotto sempre dallo stesso gruppo di ricerca, ha approfondito alcuni dati dello studio NSH2, concentrando l’attenzione sul possibile contributo del calcio e della Vitamina D. È emerso che un più alto introito di vitamina D attraverso la dieta, con un quintile medio paria 528 IU/d, si associa a una riduzione del 17% del rischio di menopausa precoce. Quanto al calcio, alti quintili (mediamente 1246 mg/d) comparati a valori più bassi (circa 556 mg/d), sembrano anch’essi abbassare lievemente le probabilità di menopausa anticipata.

L’eccellenza dello yogurt

Tra i latticini magri che sembrano avere un effetto positivo nei confronti della menopausa precoce, i migliori benefici deriverebbero dallo yogurt. Introdurre nella dieta quotidiana 2 o 3 porzioni di yogurt magro contribuirebbe a ridurre di circa il 14% le probabilità di menopausa anticipata, rispetto a un consumo dell’alimento inferiore, saltuario o assente.

 

Riferimenti:

Purdue-Smithe AC, Whitcomb BW, Manson JAE et al. A prospective study of dairt-food intake3 and early menopause. Am J Epidemiol, 2019, 188(1):186-196

Purdue-Smithe AC, Whitcomb BW, Szegda KL et al. Vitamin D and calcium intake and risk of early menopause. Am J Clin NUTR, 2017, 105:1493-1501