Ancora troppo permissive nei consumi di carne, le nuove raccomandazioni USA si avvicinano lentamente al modello mediterraneo.

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Nel numero scorso abbiamo esplorato i differenti comportamenti alimentari che determinano il maggiore carico di malattia nella popolazione italiana, il quale non differisce sostanzialmente da quello di altri Paesi occidentali ad alto reddito, come ad esempio gli USA.

In Figura 1 è possibile osservare una comparazione tra i due Paesi per il carico di malattia da comportamenti alimentari inadeguati e, come si vede, le differenze sono minime. La conoscenza del carico di malattia di un Paese e i suoi determinanti sono un punto essenziale per la produzione di raccomandazioni per la popolazione sempre più basate sull’evidenza scientifica e dirette alla soluzione dei problemi di salute.

E proprio le Linee Guida per una sana alimentazione (Food Based Dietary Guidelines, in lingua anglosassone), sono l’argomento che tratteremo in questo numero, accennando brevemente in cosa consistono, quali sono gli obiettivi che si prefiggono di raggiungere e a chi sono rivolte, per dedicare poi più spazio alla nuova edizione delle Dietary Guidelines for Americans (DGA) [1] che ha visto da poco la luce (dicembre 2020) e al confronto con le nostre Linee Guida uscite esattamente un anno prima, a dicembre 2019 [2].

Le Linee Guida per una sana alimentazione traducono le raccomandazioni per nutrienti in raccomandazioni per alimenti e comportamenti alimentari quotidiani per il mantenimento o il raggiungimento di un buono stato di salute.

Le raccomandazioni per nutrienti, che in Italia sono i LARN [3], in Europa i DRV [4], negli Stati Uniti i DRI [5] si occupano di stabilire le quantità di nutrienti e di energia che ogni individuo deve assumere per assicurarsi uno stato di nutrizione adeguato.

Sono quindi sostanzialmente numeri uguali o molto simili in tutti i Paesi, in tutte le etnie, in tutte le latitudini, poiché differiscono solo per età, sesso, attività fisica o condizioni particolari come gravidanza o allattamento, ma non per abitudini e tradizioni alimentari. Non sono rivolte al consumatore, ma ai professionisti della salute, a chi si occupa di etichettatura degli alimenti, a chi è chiamato a formulare schemi dietetici per la comunità o per il singolo e via dicendo. Inoltre rappresentano la base per la produzione delle Linee Guida.

Queste ultime sono una serie di raccomandazioni che permettono al consumatore di coprire i propri fabbisogni e migliorare il proprio stato di salute tramite le opportune scelte alimentari e di stile di vita e devono quindi tenere in considerazione non solo i LARN, ma anche le tradizioni culturali, religiose e sociali della popolazione alla quale sono dedicate e saranno pertanto differenti da Paese a Paese, quanto sono differenti le rispettive culture alimentari.

Le Linee Guida di differenti Paesi quindi, pur essendo nella sostanza molto simili nelle indicazioni, potranno essere molto diverse nella scelta di alimenti, porzioni, frequenze di consumo e impostazione generale.

Le indicazioni contenute nelle Linee Guida saranno quindi il frutto dell’integrazione di quattro componenti e conoscenze fondamentali:

  • lo studio dei fabbisogni di nutrienti
  • la rilevazione dei consumi alimentari
  • lo studio dei modelli culturali, alimentari e di stile di vita
  • la valutazione della composizione degli alimenti consumati.

Per il DOWNLOAD DELLE FIGURE e DELLA TABELLA clicca qui.

Autore: PROF. ANDREA GHISELLI, Medico Internista, Presidente SISA – Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione

 

Bibliografia

  1. U.S. Department of Agriculture and U.S. Department of Health and Human Services. Dietary Guidelines for Americans, 2020-2025. 9th Edition. December 2020. Available at http://www.dietaryguidelines.gov/
  2. CREA – Centro di ricerca Alimenti e la nutrizione. Linee Guida per una sana alimentazione. 4th Revision. December 2019. Available at https://www.crea.gov.it/web/alimenti-e-nutrizione/-/linee-guida-per-una-sana-alimentazione-2018
  3. LARN, Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed Energia per la popolazione italiana. 2014: SINU.
  4. Authority, E.F.S., Dietary Reference Values for nutrients Summary report. EFSA Supporting Publications, 2017. 14(12): p. e15121E.
  5. Medicine, I.o., Dietary Reference Intakes: Applications in Dietary Planning. 2003, Washington, DC: The National Academies Press. 255.
  6. FAO – Food-based dietary guidelines. Available online: http://www.fao.org/nutrition/education/food-dietary-guidelines/home/en/
  7. INRAN _ Linee Guida per una sana popolazione italiana. Available at https://www.crea.gov.it/web/alimenti-e-nutrizione/-/linee-guida-1
  8. Heaney, R.P., et al., Bioavailability of the calcium in fortified soy imitation milk, with some observations on method. Am J Clin Nutr, 2000. 71(5): p. 1166-9.
  9. Heaney, R.P. and K. Rafferty, The settling problem in calcium-fortified soybean drinks. J Am Diet Assoc, 2006. 106(11): p. 1753; author reply 1755.
  10. FAO – New Food Balances. Available online: http://www.fao.org/faostat/en/#data/FBS

 

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LINEE GUIDA AMERICANE ANCORA POCO SALUTARI

Ancora troppo permissive nei consumi di carne, le nuove raccomandazioni USA si avvicinano lentamente al modello mediterraneo. E dal confronto con quelle italiane, emerge una grande assente: la sostenibilità delle scelte alimentari. Un tema “urgente”, trattato per la prima volta nelle Linee Guida nazionali.

 

 

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